Dal 17 settembre 2024 al 19 gennaio 2025, Arthemisia e Palazzo Bonaparte rendono omaggio a Fernando Botero con la prima mostra italiana dedicata alle sue opere. Abbiamo incontrato la figlia dell’artista, Lina Botero, co-curatrice dell’esposizione, per conoscere più a fondo il grande pittore colombiano.

Botero exhibition with Hotel de Russie

Le opere di Botero sono note – e amate – per le loro proporzioni audaci. Le sue figure sono state descritte come “affamate di spazio”. In che modo Botero usa il volume per esprimere la sensualità?

"Per Fernando Botero, la bellezza e la sensualità nell’arte risiedono nell’esaltazione del volume. Dal suo primo incontro con l’arte del Quattrocento, si rese conto dell’importanza del volume, e finì per razionalizzare questo fascino pressoché innato con proporzioni generose e abbondanti. Botero rimase fedele a questo principio. Le sue opere traggono origine dall’elevazione del volume, dalla creazione di un universo di volume dove ogni figura – animali, piante, paesaggi, frutta – viene dipinta con la stessa intenzione e con lo stesso gesto."

"Homenaje A Mantegna" exclusive paint of Botero

Quali sono le opere più significative scelte per la mostra, e quali i temi o i messaggi che trasmettono?

"Siamo riusciti a ottenere in prestito da una prestigiosa collezione d’arte negli Stati Uniti, un dipinto che è rimasto nascosto al pubblico per oltre quarant’anni. Omaggio a Mantegna di Botero vinse il primo premio al XI Salone degli artisti colombiani nel 1958, e fu riconosciuta come un’opera d’arte straordinaria e controversa. È una versione di uno degli affreschi che decorano la Camera degli Sposi al Palazzo Ducale di Mantova, ad opera del grande artista rinascimentale Andrea Mantegna (1431–1506). Il dipinto di Botero è una commovente dichiarazione che il pittore fa a Mantegna e, per estensione, al Rinascimento italiano. Botero prende la maestosa scena di Mantegna e ne fa un’opera propria, mettendone in risalto la monumentalità e l’insolito uso dei colori, conferendole nuove regole. Ne sintetizza i valori plastici più rilevanti, riducendo la composizione a caratteri strettamente familiari."

Botero with Hotel de Russie and de la Ville

Botero visse in anni turbolenti per la sua Colombia, e soggetti di conflitti sono presenti nelle sue opere. Eppure credeva che ‘l’arte dovesse essere un’oasi: un luogo dove trovare rifugio dalle asperità della vita’. In che modo l’umorismo entra in gioco nella sua arte, come mezzo per esplorare la condizione umana?

"Nel corso della Storia, lo scopo dell’arte è stato esattamente questo: offrire un’oasi e un rifugio dalle asperità della vita. Scopo che, oggigiorno, spesso viene considerato quasi superficiale, ma la bellezza nell’arte è proprio ciò che fa sperimentare allo spettatore le stesse emozioni e sensazioni ogni volta che si ritrova di fronte a una grande opera d’arte. Pur tuttavia, come ha sottolineato lei prima, ci furono momenti in cui gli eventi dell’epoca, sia in Colombia che nella prigione di Abu Ghraib in Iraq, lo costrinsero a creare una parentesi nelle sue opere, per raffigurare gli orrori che stavano avvenendo. Botero era dell’opinione che l’arte dovesse parlare direttamente allo spettatore, senza bisogno di un intermediario o di spiegazioni. Per lui, l’umorismo era un modo per facilitare l’accesso dello spettatore all’opera. Era una porticina che permetteva di entrare nel suo universo."

Lina Botero,
“Per Botero, l’umorismo era un mezzo per facilitare l’accesso dello spettatore all’opera. Era una porticina che permetteva di entrare nel suo universo.”
Fernando Botero Bailarina en la barra

Botero era un patriota devoto, e si definiva ‘il più colombiano degli artisti colombiani’. In che modo i suoi viaggi in Europa e i suoi studi sui maestri del Rinascimento influenzano le sue opere?

"La seconda casa di Botero era senz’altro l’Italia, con la quale aveva un forte legame. Negli ultimi 40 anni della sua vita, ebbe una casa e uno studio dove lavorava alle sue sculture nell’amatissima Pietrasanta. Il maggiore influsso nelle sue opere deriva dall’arte del Quattrocento, il Rinascimento italiano. Il suo stile unico e originale univa il linguaggio e la tecnica del Rinascimento alle idiosincrasie dell’America Latina. Aveva intuito fin da giovane che ‘più l’arte è locale, più si fa universale’. Nonostante abbia vissuto per oltre 70 anni lontano dalla Colombia, il soggetto centrale delle sue opere erano sempre i suoi ricordi d’infanzia e dell’adolescenza, che trascorse nel mondo di provincia di Medellín in Colombia, negli anni ’30 e ’40 del 1900. Attraverso la Storia, quel filo universale nelle sue opere ha dato vita allo stesso entusiasmo e interesse in Paesi e culture molto diversi dalla sua."

Botero exhibition with Hotel de Russie and de la Ville

Quali sono i dipinti che amava da bambina, o ce n’è uno che preferisce in particolare, oggi?

"La sua versione di Menina after Velasquez è un’opera particolarmente bella. È la prima volta che viene esposta al pubblico, dopo essere rimasta appesa per anni nello studio parigino di mio padre. Il soggetto e il tocco ricordano quelli di Velasquez, un altro grande maestro che ammirava molto, eppure l’opera è un Botero vero e proprio. Spesso faceva propri temi resi famosi da altri artisti, e li trasformava con il suo stile in qualcosa di unico e totalmente diverso. Non è più un Velasquez, ma un Botero. Mi fa venire in mente il suo studio e le ore infinite che ci passavamo insieme."

Botero, The Bath

Questa mostra arriva a un anno dalla morte di suo padre. Come spera che si sentirà lo spettatore davanti a questa straordinaria raccolta di opere di Botero?

"Spero che lo spettatore si renda conto dell’importanza e della grandezza dell’opera di Botero, e del suo contributo alla storia dell’arte. La lealtà alle sue convinzioni artistiche lo condusse su un sentiero solitario nel mondo dell’arte, spesso in direzione contraria rispetto alle correnti artistiche dominanti dell’epoca. Pur tuttavia, è esattamente questo che pone oggi le sue opere dentro una categoria unica, riconosciuta nel mondo intero. Questa esposizione, assieme alla mostra diffusa inaugurata il 10 luglio, che ha portato otto statue monumentali di Botero su alcune delle piazze più belle del centro storico di Roma, un evento davvero senza precedenti nella capitale italiana, costituisce il grande evento “Botero a Roma” con il quale vogliano commemorare il primo anniversario dalla morte di mio padre."

A true Roman luminary between Piazza del Popolo and the Spanish Steps, the classical and cosmopolitan come together at Hotel de Russie.

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