Una pietra miliare del Rinascimento fiorentino, ampiamente considerato uno degli artisti più influenti di tutti i tempi: l'eredità di Sandro Botticelli continua a stupire oltre mezzo millennio dopo la sua morte. Le sue affascinanti raffigurazioni di temi mitologici, caratterizzate da linee piene di grazia e tonalità pallide, hanno ispirato generazioni di creatori nel campo dell'arte, del cinema e della moda. Oggi, lungo le pareti delle sale Botticelli nella Galleria degli Uffizi, la gente si accalca anche solo per dare un'occhiata alle sue opere più iconiche: La Nascita di Venere e La Primavera.
Eppure, oltre a questi celebri capolavori, si cela una storia meno nota: cosa succedeva dietro la tela dell’artista? Botticelli era un uomo profondamente legato alla sua città natale. Scelse infatti di rimanere a Firenze per gran parte della sua vita. Un giovane artista curioso; un amico fidato della famiglia Medici, prima del suo primo declino verso la solitudine e la disgrazia. Ora, grazie a una partnership esclusiva, gli ospiti delle suite dell'Hotel Savoy possono scoprire i luoghi nascosti e le storie segrete di questo grande pittore.
Dall'apprendista al maestro
Nato a Firenze nel 1445 nel quartiere di Santa Maria Novella, accanto alla Chiesa di Ognissanti, la prima parte della vita di Botticelli fu immersa nell'ambiente artistico della città. Battezzato Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, il nome "Botticelli" ovvero "piccolo barile", fu un soprannome dato da un suo fratello maggiore, apparentemente per la sua corporatura robusta. Non fu un nome qualsiasi: lasciò un'impronta indelebile nella storia dell'arte.
Iniziando come apprendista orafo, Botticelli trovò presto la sua vocazione sotto la guida di Fra Filippo Lippi, dove iniziò a dipingere Madonne e affreschi per le chiese di Firenze. Dal 1470, ebbe il proprio studio in Via del Porcellana, dove il suo talento, supportato dalla vicina famiglia Vespucci, lo condusse presto molto vicino ai Medici, i più potenti mecenati della città.
Fu qui, nel cuore culturale del Rinascimento, che Botticelli raggiunse il suo apice creativo: la città fu la sua ispirazione. Qui plasmò la sua arte. L’esplorazione della mitologia e dell'iconografia religiosa attirò l'attenzione di Papa Sisto IV e nel 1481 fu chiamato a Roma per lavorare agli affreschi delle pareti della Cappella Sistina. Meno di un decennio dopo, tuttavia, le cose cominciarono a cambiare per Botticelli. Mentre Firenze subiva sconvolgimenti politici con l'espulsione dei Medici, l'Italia affrontava le incombenti minacce di invasioni e pestilenze. La sua opera rifletteva tutto questo, con toni più cupi, quasi come se fosse segnato da un apocalittico sentore di catastrofe. Dopo il suo periodo d’oro, Botticelli cadde in disgrazia, oscurato dall'ascesa di stelle nascenti come Michelangelo e Raffaello. Questo declino portò ad anni di difficoltà, poiché le commissioni diminuivano sempre di più, facendolo sprofondare nella povertà e nell'oscurità. Il giorno della sua morte, nel 1510, Botticelli era quasi scomparso dai riflettori, il suo nome quasi dimenticato. Solo alla fine del XIX secolo, quando un rinnovato interesse per l'arte fiorentina e il Rinascimento riportò in primo piano la sua opera, Botticelli fu nuovamente riconosciuto come uno dei grandi maestri.
Una chiave per i luoghi nascosti del Rinascimento
Accompagnati da un esperto storico dell'arte, potrete ammirare Firenze attraverso la lente del Rinascimento, passeggiando per le sue incantevoli strade ed esplorando i luoghi frequentati dallo stesso Sandro Botticelli. Il vostro viaggio inizia alla Galleria degli Uffizi, dove scoprirete i capolavori di Botticelli, Giotto e Ghirlandaio. Potrete seguire l’intera evoluzione dell'arte rinascimentale. Da lì, il tour prosegue verso le Officine Gullo, situate all'interno di una cappella sconsacrata della Chiesa di San Salvatore di Ognissanti. Qui, nello stile tipico della "Firenze Segreta", vi avvicinerete a una piccola porta nascosta, dove sarà necessario bussare prima di entrare. Dietro questo ingresso segreto si trova la tomba di Botticelli, custodita dalle suore francescane di Ognissanti. Come parte di questa esperienza esclusiva, agli ospiti delle suite dell'Hotel Savoy viene concesso l'accesso privato per rendere omaggio al grande maestro e ammirare il suo affresco, Sant'Agostino nello studio (del 1480 circa).
La "Firenze Segreta" continua con una sessione di degustazione alle Officine Gullo, dove potrete gustare piatti tradizionali toscani. Il menu evoca i sapori e gli aromi dei pasti gustati da Botticelli e dai suoi contemporanei rinascimentali, offrendo un viaggio culinario attraverso i secoli.
Questa esperienza esclusiva è disponibile per gli ospiti delle suite dell'Hotel Savoy, si prega di contattare il nostro team concierge per ulteriori informazioni e prenotazioni.
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