Collezionare vini può essere un percorso ostile da intraprendere, con un’incredibile mole di date, periodi, annate e nomi scioglilingua che mandano in confusione. Per aiutarci a capire qual è il segreto nascosto, incontriamo Nicola Arcedeckne-Butler, una Maestra del Vino (o MW – Master of Wine) - il che significa che è considerata una delle principali autorità del paese. I MW sono una specie rara: più persone sono andate sullo spazio rispetto a quante abbiano ricevuto questo titolo ambito.
Avendo vissuto e lavorato in Italia, Nicola è una esperta appassionata di vini italiani. Co-fondatrice del commercio di vini Private Cellar con sede nella contea Cambridgeshire, ci parla delle gioie e delle insidie del collezionare ed investire nel vino.
Per quanto riguarda gli investimenti in vini pregiati, ci sono regioni o produttori che offrono in maniera continua dei buoni rendimenti?
Le regioni tipiche per gli investimenti sono Bordeaux e Borgogna (con investitori che ricercano vini come Pétrus e Domaine della Romanéè-Conti). Oltre queste, vale la pena cercare Champagne delle migliori annate (Dom Pérignon e Krug ad esempio). Se si acquista puramente per investimento, è importante diventare super d’eccezione, che solitamente significa investire in un minimo di 200£ per bottiglia sotto cauzione, ma anche di più. È preferibile acquistare alcuni di questi vini di alta qualità piuttosto che numerose casse di vini di livello minore, che si apprezzerebbero lentamente. Bisogna anche tener conto dei resi, che possono essere influenzati da fattori vari come tassi di cambio, pandemie, guerre e tendenze.
Come e dove conservare il vino tra l’acquisto e la rivendita?
È fondamentale conservare il vino, ove possibile, in casse originali sigillate in un ambiente con temperatura sempre controllata. Se il vino è conservato professionalmente “sotto vincolo”, questo significa che eventuali tasse locali vengono pagate solo al momento del rilascio. Il vino in questo modo dovrebbe anche essere assicurato al costo di sostituzione piuttosto che al valore di acquisto.
Se si preferisce conservare il proprio vino in casa, temperatura, luce e movimenti sono fattori importanti da prendere in considerazione, che devono essere rispettivamente 10-14 gradi centigradi, buio pesto e completamente immobili.
Sebbene sia bellissimo esporre il vino in cantina, conservarlo da commercianti di fiducia offre vantaggi come consigli su quando, come e dove vendere il vino. Questi potrebbero anche creare un account per monitorare i valori e le date migliori per berlo. Da Private Cellar, i nostri clienti possono accedere alle loro riserve che sono conservate da Vinothèque (di proprietà dello stimato London City Bond) e rivedere e controllare il proprio portafoglio
Quali aste internazionali dovremmo seguire per le vendite di vino?
Raccomando Sotheby's, Christie's, Bonhams e Zachys.
Se si acquista all’asta, è bene indagare sulla provenienza del vino: richiedete immagini di questo e comprendete la sua storia e quella della sua proprietà. Inoltre, instaurare una relazione con un esperto di vini pregiati all’interno di un’asta può essere un accorgimento preziosissimo.
Un consiglio da esperti è quello di evitare il vino che è reduce di un viaggio, a meno che non ci sia una garanzia sulle condizioni di spedizione.
Un’ultima cosa: evitate di farvi prendere dall’entusiasmo e l’euforia dell’asta e di fare offerte maggiori rispetto a quanto possiate permettervi.
Abbiamo sentito parlare di regalare vino per familiari o per i propri cari. Puoi dirci come funziona?
Padrini e zii e zie generose potrebbero deporre una cassetta o due come regalo di battesimo e accrescere la collezione nel corso degli anni. Quando poi il figlioccio raggiunge la maggiore età, potrà decidere se continuare ad investire, bere o vendere la collezione – e si possono dare consigli di conseguenza.
Se la vendita è l’obiettivo finale, allora rimanete focalizzati sul quotatissimo Bordeaux delle principali annate, o comunque su altri vini iconici. Per la longevità, il Porto ha sempre molto successo per un regalo perfetto da bere nel giro di un decennio o due.
Qual è il significato di "en primeur", quali sono i vantaggi ed è ancora popolare oggi?
Acquistare “en primeur” è un ottimo modo per deporre i vini per il futuro. Sostanzialmente significa acquistare i vini mentre questi sono ancora in botte o nel periodo precedente alla spedizione. Occorre mantenere i vini vincolati fino a quando non si prevedere di berli, da un lato perché questo ritarda il pagamento delle tasse locali all’erario e, cosa più importante, nel caso in cui si decidesse successivamente di vendere i propri vini, ne aumenterà il valore. En primeur è molto popolare, specialmente in Borgogna, dove l’offerta è limitata a causa di vigneti piccoli e condizioni meteo sempre più drammatiche che influenzano le annate, come grandine e gelo.
Acquistate sempre da un noto commerciante e, infine, assicuratevi che il vino sia chiaramente detenuto a vostro nome, in quanto potrebbe non essere spedito per un massimo di diciotto mesi. Lo svantaggio è che potreste dover aspettare molto tempo per berli.
È importante sempre sottolineare che non esiste un rendimento fisso e che qualsiasi investimento può aumentare o diminuire.
Come e dove si può vendere vino pregiato?
Se il vostro commerciante di vini ha una lista ‘broking’, questi possono vendere il vostro vino sui mercati internazionali per una piccola commissione. Noi lo facciamo attraverso la nostra Carta di Vini Pregiati - vincitrice di premi.
Vale anche la pena considerare case d’asta di respiro internazionale per la vendita di bottiglie singole o intere casse
Qual è il tuo consiglio per quando ci si approccia ad una carta dei vini quando si viaggia in Italia, Germania e Regno Unito?
Cercare i migliori vini della regione italiana del Piemonte ed anche i Super Tuscan come Ornellaia e Sassicaia. È interessante notare che il Sassicaia 2013 si classifica come il secondo vino più performante per il 2020 in termini di investimento sull’indice Liv-ex con una crescita in valore del 30.7% tra il 2019 e il 2020.
Il miglior consiglio che posso dare per scegliere da una carta dei vini è quello di entrare in relazione con i sommelier: questi amano parlare di vino e hanno un enorme patrimonio di conoscenze al riguardo. Saranno in grado di indicarvi ed indirizzarvi verso vini come Le Serre Nuove dell’Ornellaia – realizzati con tutta la cura e l’attenzione dei vini di altissimo valore, ma ad un prezzo più accessibile. Quindi, se viaggiate in Italia, cercate i Super Tuscan, i migliori tra i Barolo e Brunello.
In Germania invece, vale la pena cercare i Grosses Gewächs e gli eccellenti e dolci Riesling di tenute come Dönnhoff e Leitz.
Nel Regno Unito, provate i sempre più eccellenti vini inglesi, in particolare etichette come Ambriel, Hattingley Vineyards e Exton Park.
Qualche consiglio conclusivo?
Fondamentalmente, ogni produttore di vini vuole che si bevano i propri vini e che si possano degustare, non necessariamente per investire in questi. Io sono fermamente d’accordo e credo che dovreste acquistare vini perché li amiate.
Se volete provare un’annata matura prima di acquistare una nuova uscita, il Brown’s Hotel a Londra non solo ha un’ottima carta dei vini, ma è anche facilmente raggiungibile (solo per i membri) dal Wine club 67 Pall Mall - che ha un’incredibile selezione di vini al calice - e dall’enoteca Fortnum & Mason, in cui è possibile acquistare vino pregiato, ma anche degustarlo in loco pagando una piccola cifra.
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