Oggi, in Italia, nessuno pianta più nespoli, che pure sono alberi sempreverde dai fiori straordinariamente profumati. Dimenticato..! Le api li adorano per la dolcezza. Per loro sono i primi fiori della stagione, il primo frutto del nuovo anno.
La polpa del frutto è succosa e morbida, un po’ acidula. Il nocciolo non si può mangiare.
Nel paesino dove sono cresciuto molte case avevano due nespoli in giardino. Ricordo la storia che mi raccontavano da bambino: il nespolo non può stare da solo, il nespolo si deve sposare altrimenti non sopravvive. Voglio ancora credere che sia così e non mi interessano teorie di impollinazioni e altre verità…
Le nespole non le conosce quasi nessuno, non piacciono quasi a nessuno, io le trovo deliziose e vado pazzo per il loro colore zafferano pallido.
Non bisogna comprarle al mercato perché raramente sono buone e giuste. Lo so, non tutti conoscono contadini che dicono le bugie, ma quando le assaggerete raccolte con le vostre mani, scatterà la passione. Le nespole non vengono più coltivate perché poco dopo arrivano fragole e ciliegie e nessuno le comprerebbe più.
Insalata di fave, nespole, ricotta, erbe di campo
Ingredienti:
8 nespole
1 kg. di fave
olio extravergine di oliva
sale e pepe
100 gr. di ricotta
5 foglie di menta
succo di mezzo limone
un bouquet di spezie ed erbe spontanee
1)Sgranate le fave, scottatele per pochi secondi in acqua bollente e togliete la pellicina.
2) Condite a parte la ricotta con sale, pepe, olio e menta tritata.
3) Lavate, sistemate e asciugate le erbe selvatiche (o, in alternativa, la rucola).
4) Sbucciate le nespole, togliete il nocciolo e la pellicina che rimane attaccata al frutto.
5) Spezzatele armoniosamente con le mani in 8 parti.
6) In una ciotola mescolate le nespole con le fave, olio, sale e pepe.
7) Adagiate in un piatto un pò svasato; mettete sopra dei fiocchi di ricotta e finite con l’insalatina condita solo un attimo prima di servire il piatto.
Un’insalata disarmante, ingenua ma splendida per colori e profumi.
Le api la adorano.