Alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, Palazzo Bonaparte ospita fino al 26 marzo 2023 la più grande e attesa mostra dell’anno dedicata al genio di Van Gogh.
Celebre critica d'arte, storica dell'arte e docente, Maria Teresa Benedetti ci racconta la storia dell’artista più conosciuto al mondo attraverso le sue opere più celebri - tra le quali il suo famosissimo Autoritratto.
Può condividere i momenti salienti della realizzazione di questa incredibile raccolta di dipinti?
Con piacere condivido la scelta delle opere provenienti dal museo di Otterlo operata in funzione di una definizione del percorso dell’artista. Un percorso che documenta i vari momenti della sua attività, dal periodo olandese al soggiorno parigino, alla scoperta del Sud ad Arles, a Saint Remi, fino alla drammatica conclusione ad Auvers-sur-Oise.
La ricchezza dei dipinti di Van Gogh è ammaliante. Secondo lei, cosa rende le sue opere così affascinanti e universalmente apprezzate?
Il fascino di Van Gogh, riflesso nell’adesione che il pubblico contemporaneo gli riserva, risiede nella sua capacità di trasmettere passione per cose semplici e vere, valori spirituali, fiducia nelle possibilità di salvezza.
Come sono stati selezionati i quadri esposti in occasione della mostra?
Ci siamo basati sulla lettura della sua corrispondenza con il fratello Theo e gli amici più intimi, rivelatrice di sentimenti e valori. Abbiamo considerato il suo Autoritratto, uno degli oltre quaranta da lui dipinti, come auto-indagine su di sé e specchio di una personalità luminosa.
Benedetti, Maria Teresa
"Il fascino di Van Gogh, riflesso nell’adesione che il pubblico contemporaneo gli riserva, risiede nella sua capacità di trasmettere passione per cose semplici e vere, valori spirituali, fiducia nelle possibilità di salvezza."
C'è un dipinto in particolare che ha voluto esporre?
Il quadro che ritengo più interessante è Paesaggio con covoni e luna nascente: nella luminosità di colori altamente espressivi, l’artista contempla una natura che espande felice la sua energia vitale tra il grano e il cielo.
Quale tema è stato scelto per condurre i visitatori in un percorso alla scoperta della vita e delle opere di Van Gogh?
Ciò che lega tutte le opere dell’artista è una profonda indagine sulla realtà, “reinventata” come ha affermato acutamente l’artista inglese Francis Bacon.
Cosa spera che gli ospiti provino dopo aver visitato la mostra su Van Gogh da lei curata?
I visitatori incontrano una personalità ricchissima e sofferente, che analizza con amore il destino dell’uomo, illuminata dalla speranza di un riscatto e dalla fiducia nelle capacità dell’arte di esorcizzare il dolore: è impossibile non cogliere l’accento profondo di una oggettiva consapevolezza della durezza dell’esistenza. Esemplare, in tal senso, l’immagine del Vecchio che soffre, ripetuta in quella del Vecchio disperato (alle porte dell’eternità), poste l’una all’inizio, l’altra alla fine del percorso della mostra.
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