C’è qualcosa di veramente straordinario in Oberammergau. Visitare questo pittoresco comune della Germania si traduce in un’esperienza unica che riesce a combinare una delle rappresentazioni della Passione più belle del mondo con il magnifico scenario delle Alpi Bavaresi.
A solo un’ora di macchina dal Charles Hotel, Oberammergau è un labirinto di strade acciottolate dove spuntano chalet da cartolina decorati da murales e vasi traboccanti di fiori colorati. La campagna circostante è punteggiata di pini che incorniciano verdi prati, mentre le montagne che emergono dal fondovalle tentano gli escursionisti in estate e gli sciatori in inverno. Ma il motivo per cui la cittadina è famosa si chiama “Oberammergau Passion Play”, la Passione, che vede il suo ritorno nel 2022 invece che nel 2020 a causa della pandemia di Covid. La rappresentazione di quest’anno avrà luogo tra il 14 maggio e il 2 ottobre 2022.
Le comunità cristiane di tutto il mondo celebrano la Pasqua con le rappresentazioni della Passione, rievocando la crocifissione e la resurrezione di Gesù, e una delle rappresentazioni più famose si tiene proprio nella cittadina di Oberammergau, per una rievocazione messa in scena dai suoi abitanti che, tutti assieme, creano un palcoscenico a cielo aperto. Il direttore locale Christian Stückl, in carica dal 1990, sarà al timone nel 2022, per la sua 42esima edizione.
La Storia e Le Prime Edizioni
La prima edizione della Passione di Oberammergau ebbe luogo nel 1634, quando gli abitanti del villaggio sopravvissuti alla guerra e alle malattie vollero ringraziare Dio con una rappresentazione memorabile, e da allora è stata eseguita circa una volta ogni decennio. Nel XVII secolo, la gente accorreva da tutta la Germania per vedere lo spettacolo. Invece, oggi, arriva qui da tutto il mondo. Prima della serata di apertura, i ristoranti e gli hotel vengono presi d’assalto, mentre i negozianti riempiono gli scaffali delle loro botteghe per farsi trovare preparati al grande evento e alle conseguenti folle. Barbara Schuster, che interpreterà Maria Maddalena, dice: “C’è tensione ovunque, come prevedibile. Il grado di eccitazione e tensione è alto per noi attori intenti a provare fino all’ultimo, cercando di prepararci alla perfezione”.
I Numeri Dello Spettacolo
La fresca brezza di montagna è un sussurro costante quando gli ospiti prendono posto nel bellissimo auditorium all’aperto, costruito nel 1898 e con una capacità di 4.000 persone. Un tetto ripara il pubblico, ma il palcoscenico è aperto alle intemperie e offre una vista impressionante del sole che tramonta dietro i rilievi, con gli uccellini che si librano in un cielo a dir poco suggestivo. Ristrutturato nel 2000, il teatro dispone di scenografie disegnate da Stefan Hageneier, lo stilista che ha confezionato a mano i 1.500 costumi dello spettacolo.
Un Grande Spirito di Squadra
Dal XVII secolo, solo i nativi di Oberammergau o i residenti che hanno vissuto nella città per più di 20 anni possono partecipare alla rappresentazione. Quest’anno, circa 2.100 artisti parteciperanno - quasi la metà della città -, 500 dei quali saranno bambini. Si tratta di un evento che coinvolge davvero tutti, basti solo pensare al coro di 121 persone e 55 musicisti che eseguono i brani originali del compositore tedesco Rochus Dedler.
Un pensiero speciale è rivolto anche ai parrucchieri e ai barbieri della città: basti pensare che il cast si fa crescere barba e capelli per mesi e mesi al fine di assumere un aspetto quanto più originale. Oltre ai 20 ruoli principali, le comparse interpretano sacerdoti, soldati e guardie del tempio. Quando non recitano scene bibliche, i ruoli giornalieri delle star possono variare di gran lunga: da un geologo a uno psicologo, passando per uno scultore.
Le Star E I tempi Della Rappresentazione
Ogni ruolo principale è interpretato da due attori, per evitare l’affaticamento e permettergli di riuscire a mantenere il proprio lavoro durante tutto il luogo periodo della rappresentazione, senza contare che la maggior parte degli attori ha già recitato nello spettacolo. Andrea Hecht, che interpreta Maria, racconta: “Provo a immedesimarmi nelle preoccupazioni di Maria; il suo amore materno è veramente incondizionato. Lei è una delle più grandi sostenitrici di Gesù; attraverso la sua fede, ha la forza di rimanere con lui fino alla sua morte”.
Barbara, invece, aggiunge: “La mia scena preferita nel 2010 è stata la resurrezione, quando Maddalena annuncia il messaggio e poi si congeda da circa 5.000 spettatori. Dopo il suo monologo, il coro e l’orchestra eseguono l’Halleluja. Un momento che ti entra dentro”.
Le 12 scene della Passione sono divise in due atti, ciascuno di due ore e mezza: il primo si svolge nel pomeriggio, il secondo la sera. Una pausa centrale di tre ore permette al pubblico di esplorare la città e visitare i suoi luoghi più iconici, dando il tempo necessario per provare le bontà di un panificio o sedersi al tavolo di un ristorante per assaggiare le prelibatezze locali come il maiale arrosto, le salsicce o i canederli.
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