Attività nei Dintorni di Firenze

Sulle strade del vino e dell’arte nel cuore della Toscana

Un grande vino e una città d’arte. Un viaggio unico al mondo, tra Super Tuscans, i grandi DOCG e patrimoni dell’UNESCO, per soddisfare ogni senso e scoprire i paesaggi, i profumi, i colori, i bouquet, che hanno ispirato nei secoli i grandi artisti e i grandi vignerons.

Tuscan Hills

Chianti

Si parte dal Chianti, il primo vino DOC italiano, che deve il suo nome alle meravigliose colline tra Siena e Firenze, zona storica del Chianti Classico. L’emblema? Il celebre Gallo Nero, storico simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti, dipinto da Giorgio Vasari sul soffitto del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze. Il vostro itinerario, in libertà o guidati da esperti sommelier, tocca i vigneti e le cantine storiche. Lungo una delle strade più affascinanti d’Italia, incontrerete l’Impruneta, Bagno a Ripoli, Castellina in Chianti, Radda di Chianti, e dirigendosi verso Siena, Colle Val d’Elsa, Sovicille, Monteroni d’Arbia, Murlo e Rapolano Terme. Capolavori, ovunque.

Siena

Se state viaggiando nello splendore delle Crete Senesi, da Monteroni d’Arbia a Rapolano Terme, state viaggiando nel primo paesaggio dell’arte italiana. La prova? Entrate nel Palazzo Pubblico di Siena e ammirate lo splendido affresco di Ambrogio Lorenzetti, il Buono e Cattivo Governo, del 1338. Bene, sono gli stessi campi, le stesse colline, gli stessi vigneti. Tutto è intatto, come in ogni angolo di Siena, da Piazza del Campo al Duomo, dalla Torre del Mangia alla Fonte Gaia. E ovunque meraviglie dell’arte, basta ricordare la Maestà di Duccio nel Museo del Duomo e le sculture di Michelangelo sull’altare Piccolomini. Dobbiamo ricordarvi lo spettacolo unico al mondo del Palio, che si corre ogni anno il 2 luglio e il 16 agosto? 

Tignanello

Siete amanti del Tignanello e del Sassicaia? Allora vi basta il nome di una delle più antiche casate italiane, i Marchesi Antinori, “vinattieri dal 1385”, per iniziare il vostro viaggio. Un’unica tappa, meravigliosa, le magnifiche cantine Antinori a San Casciano Val di Pesa, dove potrete scoprire, guidati da famosi sommelier, ogni fase del processo produttivo di questo straordinario Super Tuscan, dalla vinificazione all’affinamento. Come prepararsi alla visita? Visitando la Cantinetta Antinori, aperta sessant’anni fa, esattamente nel 1957, all’ingresso di Palazzo Antinori a Firenze. E allora un brindisi a questo splendido compleanno!

Badia a Passignano

Siamo sempre nel “regno” Antinori e pensiamo al Chianti Classico Gran Selezione Badia a Passignano. Ma possiamo assicurarvi che questo splendido borgo e la sua spettacolare “badia”, inaugurata nel 1049 da San Giovanni Gualberto, fondatore dell’ordine Vallombrosano, non mancheranno di deliziare ogni senso. Il complesso, arroccato su una collina, vero emblema del paesaggio toscano, è un insieme di costruzioni dal XIII al XV secolo. Da non perdere la visita alla Chiesa di San Michele Arcangelo e al monastero (domenica pomeriggio, su richiesta e guidati da un monaco). Pura spiritualità e grande pace. 

Vernaccia

Di questo vino dai riflessi dorati e dal profumo di fiori e frutti ne parla Dante nella Divina Commedia. Ma la Vernaccia di San Gimignano ha sedotto altri celebri sommelier come Giovanni Boccaccio, Ludovico il Moro e Lorenzo il Magnifico, che nel 1466 scelse questo vino per le nozze di Lucrezia di Piero de’ Medici e Bernardo Rucellai.  Persino Michelangelo, che nei suoi viaggi a Roma si fermava anche a San Gimignano, amava ristorarsi con questo magnifico bianco. Probabilmente la Vernaccia medioevale era un vino piuttosto dolce e alcolico. Oggi la Vernaccia, dal 1993 DOCG, è un vino dal gusto asciutto e armonico con un tocco di mandorla finale. E dal momento che le sue uve crescono esclusivamente nella zona di San Gimignano, vi proponiamo di scoprire questa meravigliosa città.

San Gimignano

San Gimignano, patrimonio dell’UNESCO, è famosa per la sua straordinaria concentrazione di torri medioevali, ben 72. La più antica è la Torre Rognosa, circa del 1200, e la più alta è la Torre Grossa, a quota 54 metri. La sua costruzione iniziò nel 1300, quattro mesi dopo la visita in città di Dante. E vi assicuriamo che passeggiando tra le antiche stradine di questa Manhattan del XIII secolo, ritroverete le stesse atmosfere che hanno incantato il sommo poeta (*aggiungere “sommo poeta italiano”, nella traduzione inglese).

Brunello di Montalcino

Montalcino è il tempio dell’enologia italiana e il Brunello è il suo emblema. Personalità e carattere inconfondibili. Il segreto? La qualità straordinaria del clima e del terreno. L’itinerario tocca le migliori cantine della zona in una delle cornici paesaggistiche più suggestive della Toscana. Un’idea in più, abbinare al vino lo straordinario sapore del Pecorino Stagionato Toscano D.O.P., il famoso “cacio”, apprezzato già dagli antichi romani e descritto da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. Amate anche l’olio e il miele? Siete a casa.  

San Quirico d’Orcia

Uno dei primi viaggiatori ad apprezzare l’incanto di San Quirico d’Orcia fu Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, che tra il 990 e il 994 percorse la via Francigena per raggiungere Roma. Oggi la bellezza di questo meraviglioso borgo medioevale è ancora intatta. La prima immagine da fotografare? I famosi cipressini di San Quirico d’Orcia, in Località I Triboli, simbolo del paesaggio toscano. Quindi ingresso nel borgo per ammirare la splendida Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta, del XII secolo. Di nuovo in macchina, raggiungete a pochi chilometri Bagno Vignoni, famosa per la sua magnifica “Piazza delle sorgenti”, piscina naturale di acqua termale. Tra gli estimatori dei suoi benefici, Papa Pio II, Caterina da Siena e Lorenzo de’ Medici.

Nobile di Montepulciano

Nella cornice meravigliosa della Val di Chiana e della Val d’Orcia, patrimonio dell’UNESCO, nasce il Nobile di Montepulciano, vino antichissimo di origine etrusca e già appezzato nel Medioevo. Nel XVI il Rosso Scelto di Montepulciano era il vino preferito di Papa Paolo III Farnese, grandissimo ammiratore di Michelangelo. Un brindisi quindi al grande artista e al Giudizio Universale, commissionato proprio da Paolo III nel 1534.

Pienza

Una città ideale. Questa è Pienza, patrimonio dell’UNESCO, nata dal sogno di Enea Silvio Piccolimini, Papa Pio II nel 1458. A realizzarla fu Bernardo Rossellino nel 1462, uno dei più grandi architetti del Rinascimento. Sulla piazza a forma di trapezio si affacciano il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Vescovile e il Duomo. Un gioiello di armonia e proporzioni perfette che rendono omaggio al nome del pontefice e al suo credo umanissimo nella bellezza del Rinascimento. Piccola curiosità: Pio II desiderava una chiesa spoglia e arrivò a minacciare di scomunica chiunque avesse tentato di decorare l’interno del Duomo, che ancora oggi è di una meravigliosa purezza.

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The Duomo, the Ponte Vecchio, Via de’ Tornabuoni… nowhere has neighbours like Hotel Savoy.

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